Kasabian: Jurassic Rock

Nonostante il primo disco dei Kasabian sia uscito solo nel 2004, la band ha saputo creare intorno a sé un fermento particolare, grazie a brani che possono essere inseriti sicuramente nel filone indie brit, ma che risentono da sempre di massicce influenze legate al rock classico, quello a cavallo tra la metà degli anni sessanta ed il decennio successivo: “In realtà noi siamo e rimarremo sempre degli hippie fatti e finiti!” – dichiarano Serge Pizzorno e Tom Meighan, rispettivamente chitarrista e cantante della band. “Abbiamo sempre amato i suoni di quell’epoca, quelli distorti e sporchi. Se ascolti bene il nuovo album ti accorgerai immediatamente dell’influenza di gruppi come i Led Zeppelin!”. In effetti non è la prima volta che il gruppo di Jimmy Page viene tirato in ballo parlando dei Kasabian: basti pensare ad un singolo come “Shoot The Runner”, tratto dal loro secondo album “Empire” per rendersi conto dell’amore della band per certe sonorità. “Se scorri velocemente nella tua testa la storia del rock, capirai immediatamente che quelli sono i decenni più influenti di sempre, non come gli anni ottanta che sono da cancellare completamente. Anche il decennio successivo non ci ha mai convinto”. Passati recentemente dal nostro paese per celebrare l’I Day bolognese, i ragazzi di Leicester saranno nuovamente in Italia il 20 novembre all’Alcatraz di Milano: “Il vostro pubblico ci ha apprezzato da subito, fin dal primo album, quando eravamo degli sconosciuti. Per questo ci teniamo a non mancare mai l’appuntamento con voi. Inoltre è dal vivo che i Kasabian dimostrano il loro valore”. Di certo, chiamare un album “Velociraptor” denota una certa consapevolezza dei propri mezzi, oltre alla convinzione di avere tra le mani un prodotto che non lascerà indifferente l’ascoltatore, insomma un titolo abbastanza impegnativo. “Volevamo un titolo che spiegasse bene quello che i nostri fan avrebbero ascoltato inserendolo nel loro lettore. Un album aggressivo, veloce e senza soste. Sai, il Velociraptor era l’unico animale preistorico in grado di fronteggiare il Tyrannosaurus Rex, ad emergere tra gli altri…Proprio come abbiamo sempre voluto fare noi. Credo che renda bene l’idea della musica che abbiamo composto in studio nell’ultimo anno”