Sebastian Bach: Skid Row Non Aspettatemi

Mentre fioccano le indiscrezioni sul nuovo full length, l’ex voce degli Skid Row pubblica un dvd che ripercorre, grazie a ben tre interi concerti, il trionfale tour che lo ha visto impegnato sui più prestigiosi palchi mondiali durante lo scorso anno. Sempre pronto alla battuta e voglioso di riprendere il proprio cammino on the road, il buon Seb ha ripercorso con noi un po’ di quell’esperienza e ci ha anticipato più di una novità riguardante il successore di Kicking And Screaming, a cui starebbe lavorando insieme a John 5 e Steve Stevens e al quale potrebbe prendere parte anche un amico di vecchia data…

Innanzitutto vorrei partire dall’esilarante titolo, visto che inizialmente ho fatto fatica a credere che fosse vero! Chi ha deciso che Abachalypse Now sarebbe stato il titolo di questo DVD?

E a chi poteva venire in mente un titolo così stupido se non a me (ride, nrd)? L’idea di far uscire un dvd girava nella testa della band da diverso tempo e anche all’etichetta l’idea è sempre piaciuta, ma volevamo davvero regalare qualcosa di speciale ai fan e abbiamo aspettato che i tempi fossero maturi. L’idea per il titolo è stato uno di quei classici insight che ti vengono all’improvviso! Hai presente quando cerchi di ricordare qualcosa per ore e poi appena non ci pensi spunta fuori? Ecco è stata una cosa del genere: stavo guardando ore e ore di filmati girati durante il tour di Kicking And Screaming cercando di trovare un titolo abbastanza intrigante, ma senza riuscirci. Non volevo le solite cose, cercavo qualcosa di più creativo, che rimandasse palesemente al mio nome ma rendesse anche l’idea della potenza della band dal vivo…Quindi quale titolo migliore di questo? C’è tutto quello che cercavo, insieme alla classica idea di non prendersi mai troppo sul serio che da sempre porto avanti!”

Be’ quella di non prenderti troppo sul serio è da sempre una tua prerogativa: dal doppiaggio di Sponge Bob alla parte della rock star morta in Californication, anche negli ultimi anni ne hai fatte di cose particolari!

Sai cosa? Ho fatto talmente tante stronzate nella mia carriera che spesso nemmeno me le ricordo più (ride, ndr)! La cosa di Sponge Bob me la rinfacciano ancora oggi, ma lo rifarei immediatamente perché è stata una delle cose più divertenti che abbia fatto negli ultimi anni! Non ho mai sopportato le star che si prendono troppo sul serio, amo chi è in grado di ridere di se stesso e vi garantisco che spesso anche gli artisti più impensabili sono in grado di fare dell’incredibile ironia su se stessi. Per quanto riguarda Califirnication, invece, sono stato io a chiedere di poter partecipare in prima persona: sono amico da diverso tempo di David Duchovny e lui è mio fan da sempre, quindi in più di un’occasione abbiamo parlato della cosa. Penso non ci potesse essere parte migliore se non quella della star defunta, anche se ti confesso che qualche scongiuro l’ho fatto mentre eravamo sul set!”

Tornando ad Abachalypse Now, credo non sia successo molte volte che una band abbia pubblicato un dvd con tre concerti completi presi dalla stessa tournée. Da dove è nata l’idea e sopratutto, come sei arrivato alla scelta di quelle tre esibizioni?

L’idea è nata per svariati motivi e, come puoi immaginare, non sono stato l’unico a scegliere una strada piuttosto che un’altra. Prima di tutto, la qualità della maggioranza degli show che abbiamo tenuto nel corso del 2012 ci sembrava così elevata, che ci è sembrato fin dalle prime date che fosse davvero giunto il momento per un bel video, che riportasse i fan a quello che avevano vissuto sotto il palco. Poi, volevo assolutamente che i posteri potessero ricordare questo incredibile periodo della mia vita artistica come qualcosa di unico. Sono convinto di cantare come mai in passato, la mia vita è più regolare e questo ha aiutato non poco la mia voce, soprattutto dal vivo. Consci del fatto che il mercato fosse letteralmente oberato di prodotti di questo tipo e di dischi spesso invenduti, abbiamo pensato di dover dare qualcosa in più a chi ci segue e credo che ci siamo riusciti appieno.”

Avete pensato di mettere concerti anche di tour passati o siete subito stati indirizzati per show dello stesso anno?

Inizialmente le abbiamo pensate davvero tutte, oltre a quella di aggiungere un cd live come poi abbiamo fatto, come usare per l’appunto alcuni ottimi concerti che avevamo tenuto ai tempi di Angel Down, ma poi ci siamo trovati d’accordo sul fatto che non volessimo qualcosa di ibrido: Abachalypse Now non doveva essere altro che un resoconto completo del nostro miglior tour, quindi ecco quello che vi troverete in mano al momento dell’acquisto. Devo ammettere di essere piuttosto fortunato, poiché ho davvero uno zoccolo durissimo di fan che mi amano alla follia e continuano a supportare il mio lavoro. Onestamente, non avrei mai creduto che a tanti anni dall’uscita dagli Skid Row il mio nome potesse richiamare ancora tanto entusiasmo e ne sono davvero felice. Devo poi spezzare una lancia a favore di Frontiers, la mia etichetta, che mi permette di fare qualsiasi cosa io voglia, anche dare nomi idioti ad un’uscita come questa (ride, ndr).”

Immagino avrai passato giorni e giorni a riguardare le tue performance per scegliere le tre vincitrici…Certo che avresti potuto inserire quella del Gods Of Metal, in cui il tuo microfono è schizzato sopra le teste dei fan terrorizzati!

Oh mio Dio cosa mi hai riportato alla mente! Sì, in effetti fu un grandissimo show quello di Milano, ma purtroppo a livello tecnico ci sono stati dei problemi che ci hanno impedito di utilizzarlo. Fino alla fine è stato in lizza per essere pubblicato: una volta tornati nel backstage ci siamo subito accorti di aver suonato tremendamente bene e la risposta della gente ci ha sconvolto. Non mi era mai successa una cosa come quella del microfono volato via…Ora ogni volta che la ricordiamo scoppiamo tutti a ridere, perché ripensiamo alle nostre facce sul palco e a quelle dei fan, ma ti confesso che in quel momento non ero proprio rilassato, soprattutto perché temevo che qualcuno si potesse essere fatto male. Come ti dicevo, non è stato facile scegliere gli show e fino a qualche giorno prima della stampa i dubbi continuavano ad assillare tanto noi, quanto i produttori. L’unico su cui siamo stati subito convinti era quelli di Los Angeles, poiché resta la città a cui ho legato alcuni dei ricordi più belli della mia vita: è stato un po’ come celebrare la mia intera carriera e non sarebbe mai potuto mancare in un dvd di questo tipo, che alla fine è proprio la celebrazione di venticinque anni on the road. La data francese dell’Hellfest è arrivata poco dopo nella lista delle preferenze: credo che oggi in Europa non esista niente di simile per il panorama metal, forse nemmeno il Waken, che ha più storia ma che negli ultimi tempi ha pagato molto la concorrenza del festival transalpino. Per il Belgio, che dire, pubblico eccezionale e registrazione migliore del tour, quindi…”

Sappiamo che sei al lavoro per dare un successore all’acclamato Kicking And Screaming e ogni giorno qualche nuova informazione giunge dalla rete. Cosa dobbiamo aspettarci dopo due album che hanno fatto gridare al miracolo più di un addetto al lavoro?

(Ride, ndr) Vi sono piaciuti Angel Down e Kicking And Screaming? Allora, amici miei, mettete mano senza rimorsi al portafoglio perché il nuovo album spazzerà via i vostri padiglioni uditivi!! Non riesco a scrivere nuovi brani quando sono in tour, quindi ti confesso che negli ultimi due anni non ho mai messo mano ad un testo o ad una melodia che potesse suggerire la direzione verso cui volevo muovermi. Io e la band ci siamo messi a lavorare subito dopo la fine del tour e abbiamo composto così tanto materiale che l’album potrebbe uscire molto prima di quello che chiunque di noi si sarebbe potuto aspettare all’inizio dei lavori. Siamo in forma, io sto molto bene e attraverso un periodo davvero florido della mia vita, pieno di entusiasmo e galvanizzato da dall’amore del pubblico. Prima dell’uscita di Angel Down, molti mi davano per finito, erano convinto facessi ormai parte di un periodo storico che ormai aveva sparato tutte le proprie cartucce. Ricordo bene la reazione dei media a quel disco: le affermazioni erano così entusiastiche da farmi capire che mai avrebbero pensato che sarei riuscito a ripetermi su certi livelli. Ora non voglio più fermarmi.”

Dal web abbiamo già saputo che l’album vedrà la partecipazione di Steve Stevens e di John 5, quindi la cosa fa pensare ad un album assolutamente guitar oriented. Certo che una telefonatina ad Axl Rose potresti anche farla…

“John 5 è una splendida riconferma dopo la collaborazione precedente: credo che sia uno dei chitarristi più dotati della sua generazione e, allo stesso tempo, uno dei più sottovalutati. Conosco amici musicisti che non amano minimamente i gruppi in cui ha militato, ma che parlano di lui come di un genio assoluto della chitarra. Che dire di Steve Stevens…Lui e Billy Idol restano due dei miei miti assoluti, due punti di riferimento imprescindibili per la mia vita, artistica e non. Ho jammato qualche volta con lui e ricordo quelle occasioni come sogni divenuti realtà, quindi averlo su un mio disco è qualcosa di incredibile. Una telefonatina al signor Rose (ride, ndr)? Non sai quante ce ne facciamo di chiacchierate al telefono io e Axl! Oltre ad essere un genio asoluto, è una delle persone più fottutamente pazze di questo pianeta, non sai mai come risponderà, ma sopratutto non saprai mai dove andrai a finire nel momento in cui decidi di cedere alle sue lusinghe. Penso di aver passato alcune delle ore più assurde della mia vita in sua compagnia. Ti confesso che la proposta è partita, vediamo un po’ se potrà andare in porto, visto che anche lui pare sempre al lavoro con qualcosa di nuovo.”

Una di quelle serate potresti raccontarla in una tua ipotetica biografia. Ultimamente si fa tanto parlare delle tue dichiarazioni secondo cui un tuo libro farebbe impallidire The Dirt dei Mötley Crüe. Dichiarazioni pesanti…

Ma no, chi ha riportato quelle frasi ha esagerato un po’! Ho semplicemente detto che ho vissuto talmente tante vite da poter raccontare cose per lo meno al pari di quelle contenute nel loro libro! Ti direi una bugia se ti raccontassi che la mia vita sia stata noiosa o nella norma, oppure se raccontassi di non aver mai vissuto oltre il limite, perché ho avuto la possibilità di vivere forse l’ultimo periodo davvero fuori controllo della storia del rock, che purtroppo per qualcuno è stato anche l’ultimo in assoluto. A dire il vero, prima di quell’intervista non avevo mai pensato seriamente all’idea di scrivere un libro, anche se da sempre sono un accanito lettore di biografie di miei colleghi. Come ho già detto, in ogni caso, per iniziare un lavoro titanico di questo tipo dovrei sentire dentro di me qualcosa di davvero grande per cui farlo, qualcosa che mi dia dei brividi, altrimenti non avrebbe alcun senso. L’unica cosa di cui sono sicuro è che non mi farei aiutare da nessun autore, non voglio che un estraneo, per quanto mi conosca, filtri attraverso la sua sensibilità quello che racconto. Non vorrei un romanzo o un testo edulcorato, dovrebbe essere Sebastian Bach al cento per cento. Per questo ritengo che le biografie del mio amico Duff McKagan e Dee Snider dei Twisted Sister siano le migliori sul mercato oggi come oggi. Axl stesso sarebbe in grado di scrivere qualcosa di davvero grandioso: non ha mai avuto problemi a farsi nemici, né tanto meno a scrivere delle proprie esperienze di vita, visto quanto ne sono impregnate le canzoni dei Guns. Onestamente, però, credo non si metterebbe mai a scrivere un libro del genere, penso non gliene freghi davvero nulla di una cosa come questa, quindi non resto che io a poter raccontare quelle serate. Mi hai convinto (ride, ndr).”

Infine, la classica domanda sulla reunion degli Skid Row. Ogni due o tre mesi nuovi rumors popolano i forum della rete, talvolta alimentati anche da dichiarazioni importanti. Onestamente, la rivedremo mai?

Non poteva proprio mancare eh? Per esperienza, ho imparato a non dare mai per certe alcune cose, perché poi se dovessero invece succedere ti verrebbero immediatamente rinfacciate. L’anno scorso dichiarai che stavamo preparando la reunion, molti organi di stampa lo riportarono e i principali promoter si fecero immediatamente avanti per capire le possibilità di inserirci nei cartelloni dei festival mondiali. In realtà si trattava di uno dei pesci d’aprile più riusciti della mia vita. Qualcuno se la prese, dicendo che giocavo con la sensibilità dei fan, ma credo siano altre le cose che possono davvero ferire una persona. Pochi mesi fa, la stessa storia: noi che ci incontriamo al Viper di Johnny Deep e programmiamo la reunion. Non so più come dirvelo, loro non hanno intenzione di tornare a collaborare con me e io sto benissimo dove sono. Quegli anni sono indimenticabili e tutti noi portiamo ormai nel cuore solo gli aspetti positivi di quell’avventura insieme, quindi posso dirti che gli attriti sono una cosa che fa parte totalmente del passato. Ripeto, però, che non c’è assolutamente nulla in previsione, niente di niente. In ogni caso, se dovesse mai succedere, ve lo dirò in un mese che non sia quello di aprile, ve lo giuro!!”