Ac/Dc: Fuori Brian Johnson, Dentro Adam Lambert

La stampa estera e, come di consueto quella italiana a ruota, negli ultimi giorni si sta divertendo ad ottenere click e visite grazie ad articoli di ogni genere circa il fantomatico licenziamento di Brian Johnson da parte di Angus Young. Sì perché, diciamoci la verità: tutti questi iperbolici scoop parlano di band che licenzia il cantante dopo 35 anni di carriera (che se vogliamo poi sono 36), senza nemmeno pensare al fatto che se anche una cosa del genere fosse verosimile (e non lo è), non sarebbe di certo una scelta del nipote di Angus, di Chris Slade, ma neppure di Cliff Williams. Al di là di questo, che non rappresenta nemmeno il vero problema, la cosa assolutamente inaccettabile è che si possa parlare in questo modo e con così tanta sufficienza di una band che ha fatto la storia della musica popolare tanto quanto Beatles, Stones e solita cinquina di nomi che si spendono in questi casi. Credo che una serie di cazzate così grandi e per una band di questa grandezza non si siano mai sentite, così come le altrettanto improbabili dichiarazioni di cantanti che ogni giorno si sarebbero offerti per prendere il posto di Johnson. Se fossero reali, sarebbero quantomeno inopportune e di cattivo gusto. Infine, resta la cosa più triste: vedere come si siano modificate le regole di un gioco che, negli ultimi anni, pare diventato terreno di chiunque e che sta affossando anche chi continua a cercare di parlare semplicemente di musica. Ah, dimenticavo: fonti vicinissime alla band danno per certo l’addio di Brian Johnson e l’ingresso di Adam Lambert. God save Ac/Dc.

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