In qualche modo, ‘Higher Truth’ nacque nel momento in cui Rick Rubin consigliò a Johnny Cash di interpretare ‘Rusty Cage’ per le sue American Recordings: nessuno si era mai accorto di quanto quel testo fosse incredibilmente espressivo prima che lo interpretasse il Man In Black. La stessa cosa accadde qualche anno dopo allo stesso Chris Cornell, durante il suo intensissimo tour acustico: tanto i suoi brani, quanto le cover scelte finirono per recuperare il loro messaggio originale, spesso nascosto dalla violenza della musica che li accompagnava. È proprio a coloro che affollarono quei concerti che Cornell dedica il primo album di inediti completamente acustico. Assoldato il solo Brendan O’Brien, non solo nella parte di produttore ma anche di polistrumentista, ha preso così vita un pugno di canzoni pastorali, mai sopra le righe e spesso attraversate da una malinconia accentuata dalle inflessioni della voce di Cornell. Qualcuno lo avvicinerà immediatamente a ‘Into The Wild’ dell’amico Vedder: non dategli retta, le somiglianze sono ridotte all’osso.
Chris Cornell – Higher Truth
19 Settembre 2015
Dischi
Giornalista musicale con esperienza decennale, Luca Garrò scrive o ha scritto per alcune delle riviste musicali più note del nostro paese, da Rolling Stone a Jam, passando per Rockstar, Rocksound, Onstage e Classic Rock, oltre ad essere uno dei fondatori del magazine online Outune.net. Appassionato di classic rock fin dall'infanzia, ha scritto centinaia di articoli sugli argomenti più disparati, tre libri per Hoepli (Freddie Mercury, David Bowie e Jimmy Page & Robert Plant) e sta curando una biografia su Brian May per Tsunami. Per cinque anni è stato tra i curatori del Dizionario del Pop Rock Zanichelli.
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