Eric Clapton – I Still Do

Negli ultimi anni della propria carriera, ogni volta in cui Eric Clapton ha pensato al ritiro, il blues gli è giunto in soccorso. La cosa era iniziata a metà anni novanta, quando, ormai considerato una vecchia scoreggia del rock, Eric tornò in auge prima con uno degli MTV Unplugged migliori di sempre e poi con quel From The Craddle che lasciò basiti nuovi e vecchi adepti. Forse non sarà più Dio, come veniva definito nella Swinging London della fine degli anni sessanta, ma di certo il buon Eric è ancora in grado di emozionare, in particolare quando si lascia trasportare da quei classici che ne hanno segnato la giovinezza. Al di là della copertina stupenda, opera del creatore di quella di Sg. Pepper dei Beatles, I Still Do è un disco piacevolissimo, che non inventerà nulla di nuovo, ma che riporta tra noi uno dei musicisti più influenti del secolo scorso. Non sono moltissimi i nuovi brani a forma Clapton, come d’altra parte succede da un po’ di anni a questa parte, ma anche questa è una cosa a cui ci siamo abituati da tempo (chi ha memoria breve, rammenti che tra Journey Man e Pilgrim passarono nove anni…). Insomma, l’unica vera pecca dell’album sta nel fatto che, al di là di clamorosi annunci, non verrà presentato in alcun modo dal vivo. Questo sì che mette parecchia tristezza.