Phil Campbell And The Bastard Sons – Phil Campbell And The Bastard Sons

A leggere titoli come ‘Life In Space’ e ‘Spiders’ si potrebbe pensare di trovarci tra le mani un album postumo di inediti di David Bowie piuttosto che l’EP di debutto di Phil Campbell And The Bastard Sons. Tuttavia, sono sufficienti pochi secondi dell’opener Big Mouth per capire che la musica del chitarrista più longevo della storia dei Motörhead abbia poco a che vedere con lo space rock e, sostanzialmente, anche con la band capitanata da Lemmy Kilmister. Pur contenendo solo cinque tracce, l’album riesce a stupire per la varietà di sonorità, che passano da un tipico rock americano da classifica alla ballad simil ‘Led Zeppelin III’, per poi sfociare solo nel finale in un riff che strizza entrambi gli occhi al proprio glorioso passato. I tre figli di Phil ci danno dentro che è un piacere, segno che talvolta il talento e la furia siano davvero moltiplicabili, peccato che sia proprio la conclusiva ‘No Turning Back’ il brano in cui la voce del cantante Neil Starr appaia meno adeguata al contesto. Poco male, tutti insegnamenti per il futuro.