Drigo Negrita Salvi: Serigrafie Per La Protezione Civile

Drigo “Negrita” Salvi interviene in prima persona nella lotta contro il Covid-19. Il chitarrista dei Negrita ha deciso di mettere all’asta le serigrafie di due dei propri disegni, devolvendo interamente i ricavati alla Protezione Civile.

Le parole di Drigo: «Circa un mese fa avevo parlato del desiderio di attivarmi da casa per far qualcosa di utile e concreto per questa situazione, magari proprio insieme a voi. Grazie all’aiuto di un partner come @else.edizioni, uno dei migliori laboratori italiani di stampa specializzati in serigrafie d’arte, abbiamo realizzato una tiratura limitata di serigrafie di due dei disegni a cui sono più affezionato. Entrambi sono autoritratti che feci in Spagna nel 2004, dove la band trascorse un caldo e magico mese di dicembre per terminare l’album L’Uomo Sogna Di Volare fra le meraviglie andaluse della cittadella araba dell’Alhambra a Granada e la catalana Figueres, città natale di Salvador Dalì».

Venti sono le stampe per ognuno dei due disegni (25x35cm), ciascuna di esse sarà numerata, firmata e resa unica da un altro piccolo disegno che farò sul retro a matita prima di spedirla»

Per partecipare all’asta, è necessario compilare il modulo che si trova a questo link entro e non oltre mercoledì 20 maggio: https://bit.ly/disegnididrigo

Nel 2018, la Biennale di Disegno di Rimini vantava la presenza di alcuni dei più celebrati artisti di ogni tempo. Da Picasso a Piero della Francesca, passando da Guercino e Andrea Pazienza, per arrivare a Drigo. «Attraverso il suo diario di parole e disegni, dichiarò Massimo Pulini, allora assessore alla cultura di Rimini e curatore dell’esposizione, «Drigo dimostra, per franchezza e sentimento, uno dei principi che intendiamo sottolineare con la Biennale del Disegno: i segni della penna sulla carta creano un nido alle idee e anche la musica, talvolta, esce dagli occhi». Proprio come avviene per le sue canzoni, i suoi disegni non sono semplici esercizi di stile: ogni suo tratto possiede così tante sfumature da esulare dal mero giudizio tecnico, sconfinando immediatamente nella poesia, nella spiritualità più alta. Con l’unico imperativo dell’improvvisazione e rigorosamente senza filtri, così da arrivare dritti allo stomaco della gente, prima ancora che alle loro teste. Qualcosa di simile a quello che riuscivano a fare i disegni di John Lennon.

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