Da qualche giorno, prima un po’ di media stranieri e poi, a ruota, anche tutte le maggiori testate italiane, riportano la sensazionale notizia della diffusione online di una versione di We Are The Champions cantata a cappella da Freddie Mercury. Al di là della pena di dover ancora leggere Freddy anche su siti di quotidiani che vendono migliaia di copie ogni giorno, queste sono le classiche notizie che mi fanno ridere a crepapelle. Emblematico, in questo senso, il titolo di uno dei nostri maggiori giornali nazionali: “Freddy Mercury Canta We Are The Champions Senza Orchestra”, prontamente cambiato in seguito alla segnalazione del nome errato. Ma oltretutto, perché senza orchestra? Dopo aver speso quarant’anni a denigrare la band di Mercury e soci, ora la stampa mondiale scrive titoloni ridicoli in continuazione, facendo passare per grandi scoop notizie che da almeno quattro anni circolano in rete e sono alla portata di mano per chiunque. Almeno dal 2011, infatti, sul web è possibile ascoltare decine di canzoni dei Queen in questo modo ed ognuna di esse, non solo la già citata We Are The Champions, mette in luce le spaventose doti del frontman inglese. Ma è bastato che un sito ne parlasse in certi termini per scatenare la corsa all’articolo fotocopia. A dimostrazione che anche la mancanza di cura uccide questo settore.
We Are The Champions A Cappella Non È Una Notizia
4 Gennaio 2016
Editoriali
Giornalista musicale con esperienza decennale, Luca Garrò scrive o ha scritto per alcune delle riviste musicali più note del nostro paese, da Rolling Stone a Jam, passando per Rockstar, Rocksound, Onstage e Classic Rock, oltre ad essere uno dei fondatori del magazine online Outune.net. Appassionato di classic rock fin dall'infanzia, ha scritto centinaia di articoli sugli argomenti più disparati, tre libri per Hoepli (Freddie Mercury, David Bowie e Jimmy Page & Robert Plant) e sta curando una biografia su Brian May per Tsunami. Per cinque anni è stato tra i curatori del Dizionario del Pop Rock Zanichelli.
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